venerdì 29 aprile 2011

Incendio nella sede di Aruba, migliaia di siti in black out


ROMA -Come riporta il messaggero un principio d'incendio in una stanza dove sono stati montati i gruppi di continuità ha danneggiato, la notte scorsa, una server farm di Aruba.it, azienda che ha sede in via delle Biole ad Arezzo. Le fiamme hanno coinvolto la zona delle ups ovvero le periferiche, senza intaccare la sala dati, causando il blackout di moltissimi siti che fanno capo ad Aruba.it. Sono centinaia di migliaia i siti web bloccati, ma c'è chi parla di milioni, per quello che è il più grande blackout di Internet mai verificatosi in Italia. Disagi si stanno verificando anche con l'uso della posta certificata di molte aziende. L'azienda parla di incidente non grave.

«Causa principio di incendio nella server farm principale - ha scritto Aruba in un messaggio su un profilo Twitter attivato per tenere aggiornati gli utenti - si è attivato l'energit power off togliendo energia alla struttura».

Secondo i vigili del fuoco, che sono stati impegnati per circa tre ore, il principio del rogo sarebbe stato causato da un surriscaldamento. I tecnici di Aruba.it stanno lavorando per ripristinare la situazione. Non sono stati definiti i tempi in cui la funzionalità tornerà alla normalità. Aruba ha spiegato che «le macchine server» che contengono i dati siti web dei clienti «non hanno subito alcun danno e che sono state ripristinate due sale dati». In corso il ripristino della sala Ups, dove sono i gruppi di continuità. I tecnici procedono con cautela, rimuovendo innanzitutto la polvere causata dalla combustione, perchè secondo Aruba «la riaccensione senza dovute verifiche creerebbe un pericolo e causerebbe nuove ricadute».

Il Codacons sta studiando «la possibilità di intentare una class action in favore dei clienti di Aruba che da questa mattina stanno subendo enormi disagi a seguito di un incendio che ha danneggiato le apparecchiature della società». Migliaia di cittadini e di aziende sono impossibilitati a leggere ed utilizzare la posta elettronica, e numerosi sono i siti internet andati in tilt. Si tratta - spiega il Codacons - di un danno economico enorme, soprattutto per chi lavora con la posta elettronica e per chi gestisce la propria attività attraverso il web. Un danno al momento difficile da quantificare, poichè non sono ancora noti i tempi di ripristino del servizio. L'associazione intende «avviare quindi un'azione collettiva contro Aruba finalizzata a far ottenere agli utenti coinvolti nel guasto un risarcimento proporzionato al tempo di sospensione del servizio ed ai danni economici subiti».

Aruba, fondata nel 1994, è al primo posto non solo in Italia, ma anche nella Repubblica Ceca e nella Repubblica Slovacca per numero di siti in hosting e di domini registrati. Complessivamente ha 1.650.000 domini registrati e mantenuti; 1.250 siti attivi in hosting; 5.000.000 caselle e-mail gestite, oltre 10 mila server gestiti, 3000 metri quadri di data center.

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