sabato 19 febbraio 2011

Romanzo criminale


Mio voto:

8

Titolo Originale: Romanzo criminale
 Nazione: ITALIA
 Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 150'
Regia: Michele Placido
Cast: Stefano Accorsi, Kim Rossi Stuart, Luigi Angelillo, Toni Bertorelli, Roberto Brunetti, Giorgio Careccia, Antonello Fassari
Produzione e distribuzione: Marco Chimenz, Fabio Conversi, Terence S. Potter, Jacqueline Quella, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi
Uscito nelle sale: 30 Settembre 2005
Trama: Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 25 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.
Trailer:



Commenti: Vincitore di 7 Nastri d'Argento 10 David di Donatello, Romanzo Criminale è un film tratto dall’omonimo libro e ispirato ad una storia vera narra di una delle bande criminali più note della storia d'Italia (la Magliana).
 La trama è molto densa e contiente grandi quantità di fatti da mostrare in così poco tempo e di conseguenza può risultare poco chiara.
Un film gangster coinvolgente e interessante con un cast eccezionale,una regia serrata,con azione ben dosata e ottime  recitazioni,ogni attore è perfettamente a suo agio nella parte assegnata.
Un film made in italy ben riuscito e da non perdere.

Frasi del film: 
  • Bologna nun è robba de na banda... è robba vostra... invece de sta a rompe er cazzo a me, va a da na controllata ar ministero o a e stanzette qua sopra... magari ce trovi er timer co' scritto sopra "Repubblica Italiana" (Freddo, mentre viene interrogato da Scialoja sulla strage di Bologna)
  • Quanto me fa ingrifà sta machina, aho! Pensa che in Italia ce l'abbiamo io e er principe de Torlonia. Ieri c'ho portato mì madre a comprà la cicoria ar mercato, aho! Ce guardavano tutti... se stava pe mette a piagne. (Dandi a Freddo)
  • Glielo dico io chi sono. Prima che lei raccolga stupide maldicenze. Sono un servitore dello stato. Per ragioni di servizio mi misuro col male, come lei d'altronde. Vede, i segnali che raccolgo da un po' di tempo a questa parte mi dicono che molto presto tutto finirà. La divisione del mondo, il muro di berlino con il quale sono invecchiato presenta delle crepe molto evidenti e molto presto verrà giù trascinando sotto le sue macerie la classe politica di 50 anni io me ne andrò un minuto prima del terremoto. Ma non si incomodi con le sue indagini per spazzarmi via. Lo farà la storia. (Il vecchio)
  • Questa è la mia lettera di dimissioni dal servizio. Esco di scena in punta di piedi senza far rumore. Nel tempo che verrà non ci sarà bisogno di gente come me perché non ci sarà più nessuna democrazia da salvare ma solo interessi privati, lotte per più potere e denaro. I pochi fascicoli che porto con me parlano degli uomini che dovranno salvarsi dal diluvio. Persone spesso ignobili, anime nere, capitani di ventura. Eppure come già altre volte nella storia saranno loro a governare il caos... (Il vecchio)
  • E tu zitto e a catena...pure se manco come cane vali na lira. T'ho ammazzato r'padrone e non hai detto "a". T'ho tirato un osso... ed eccote qua" (Libano)
  • L'hai mai guardato negli occhi uno dopo che gli hai sparato? Io sì, sempre. In quel momento è come se si togliessero una maschera, uno dal niente diventa sfrontato, uno che era coraggioso piange, senza Dio prega... Chissà come saremo quanto toccherà a noi. (Il Nero)
  • Zio Carlo, guardi che non è 'na mancanza de rispetto. È che noi non ce l'avemo mai avuta 'na famiglia come 'a vostra, che, che te dice quello che, che bisogna fa, o quello che è giusto dì e quello che non se pò dì. Noi semo solo gente de strada, ma n'affare ce stamo dentro. (Dandi a Zio Carlo, dopo che Freddo gli ha risposto male)
 

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